Le omelie dell’Arcivescovo Mario Delpini

L’Arcivescovo Mario Delpini ha celebrato ieri sera, giovedì 24 Dicembre, in Duomo la Messa nella notte di Natale e, questa mattina venerdì 25 Dicembre alle 11, sempre in Cattedrale, la Messa Pontificale. Alle due celebrazioni eucaristiche se n’è aggiunta una terza, questa mattina alle 8.30, nel carcere di San Vittore.

Nell’omelia della Messa di ieri sera l’Arcivescovo si è concentrato sulle “domande intelligenti” che il mistero dell’Incarnazione suscita: «Questo mondo è un mondo di tenebra o un mondo di luce? Questa nostra vita è un bene o un male? Che senso ha il trascorrere del tempo? Chi sono io? Dove vado a finire?», si è chiesto mons. Delpini, proseguendo: «Alla domanda intelligente risponde la notte di Natale. La risposta di Paolo, la rivelazione offerta dal mistero dell’Incarnazione è che io sono figlio (…), quindi posso avere confidenza con Dio come Gesù, avere speranza nella potenza di Dio di salvarmi come ha liberato dalla morte Gesù suo Figlio, posso avere la grazia di vivere come Gesù».

L’omelia della Messa pontificale di questa mattina si è maggiormente focalizzata sul tempo di pandemia che sta vivendo l’umanità: mentre molte situazioni sembrano dirci che «quest’anno non sarà Natale», ha riflettuto l’Arcivescovo, «mentre si è deciso che tutto sia sospeso, rimandato, e si è fatto di tutto per ingombrare la mente e le parole di ogni minuzia e di ogni apprensione, (…) gli angeli si presentano in ogni parte della terra per lodare Dio e annunciare: poiché in quella notte è nato Gesù, oggi puoi rinascere tu». Dunque, «noi annunciamo non una nascita ma una rinascita. Noi non siamo incaricati di dire: è nato Gesù; piuttosto siamo mandati per dire: oggi ti è offerta la grazia perché possa rinascere tu. La rinascita dell’umanità è la vocazione a diventare fraternità, Fratelli tutti, secondo la parola di Papa Francesco. Un modo di vivere, di pensare, di usare delle risorse che non aspetta che sia finita l’epidemia per condividere la speranza, la stima vicendevole, la solidarietà concreta che soccorre chi è nel bisogno».

La giornata di Natale dell’Arcivescovo di Milano proseguirà con un pranzo all’Opera Cardinal Ferrari, insieme ad alcune decine di persone assistite dall’associazione (senza fissa dimora e persone in povertà che vivono sole). Subito dopo, con una decisione presa solo ieri dopo l’invito della Comunità di Sant’Egidio, mons. Delpini visiterà le Rsa comunali “Virgilio Ferrari” e “Casa Coniugi”, dove risiedono circa 300 anziani. Infine, alle 16, in Duomo, l’Arcivescovo celebrerà i Secondi Vesperi Pontificali di Natale.

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